2milioni e mezzo di slovacchi sono stati testati in un giorno, in tutto il paese, dai casermoni di Petrazlka ai villaggi di montagna sui Tatra, alle città della minoranza ungherese lungo il confine meridionale. “Gli occhi del mondo sono puntati su di noi.” aveva dichiarato il primo ministro Igor Matovic e il mondo non è stato deluso. Il ministro del Lavoro Milan Krajnaiak ha parlato di una seconda “Resistenza” slovacca, in un paese in cui parte del collante nazionale viene dalla rivolta contro i nazisti del 45, che è anche giorno della festa nazionale.

E’ stata un’operazione ambiziosa, ma giustificata dal fatto di sentirsi in una posizione molto simile alla cugina Repubblica Ceca (che ha il record di morti per milione di abitanti), solo in un ritardo di 2-3 settimane. Il test di massa era visto come l’alternativa a un duro lockdown. “Un’idea nata dalla disperazione. Nessuno in Europa ha la soluzione in tasca per appiattire la curva dei contagi” dice Pavol Strba di Aktuality.sk.

E allora sotto con una soluzione spettacolare, che dà grande impulso alla popolarità del governo, e che riprende la soluzione del vicino Veneto di Crisanti e Zaja in primavera, una pioggia di tamponi a tutti, utile, pur con tutte le incertezze del caso; il test antigenico utilizzato è veloce (risultati arrivano in 30 minuti, consegnati in una busta sigillata) e relativamente economico ma poco preciso (dà circa il 30% di falsi negativi), dà però certezza almeno della situazione istantanea e, sottolineano le autorità, è comunque un ottimo risultato intercettare il 70% dei contagiati, ai quali poi viene chiesto di interpellare il medico curante e porsi in isolamento volontario.

Peter, che vive in un quartiere residenziale di Bratislavaha paertecipato come volontario, era scettico sulla possibilità di metter su in così poco tempo una simile macchina organizzativa, ma si è dovuo ricredere: “certo ci sono state lunghe file, anche di due ore fuori dalla tenda dove era la postazione medica e non era una bella giornata, ha anche piovuto, ma tutto si è svolto con molta disciplina, gli slovacchi hanno seguito di buon grado le indicazioni del primo ministro”

test volontari?

C’è stata una fase di sperimentazione in quattro contee nelle settimane precedenti ed ora il test di massa a circa l’80% della popolazione sopra i 10 anni (gli slovacchi sono circa 5,5 milioni) divisi un due tranche tra questo e il prossimo weekend. Nessun ordine prefettizio di recarsi ai drive-in, il test è rimasto su base volontaria, ma un forte incentivo a sottoporsi al test c’era eccome, sottrarsi avrebbe automaticamente previsto un periodo di quarantena, ed inoltre il governo ha emanato un decreto che consente solo ai lavoratori di recarsi sul posto di lavoro solo con test negativo.

logisitca

In effetti è stato come organizzare una elezione in due settimane. Anche la presidentessa della Repubblica, l’avvocato ambientalista Zuzana Caputova aveva chiesto un ripensamento vista la difficoltà logistica, ma alla fine tutto si è svolto con ordine. sono state coinvolte più di 40,000 persone tra medici, infermieri, forze di polizia, in circa 5000 siti per il test antigenico. Decisivo l’intervento dell’esercito. “E’ stata la più grande operazione militare dall’indipendenza del paese” ha detto il Ministro della Difesa. Non ci sono stati problemi di ordine pubblico eclatanti, anche se in ben 24 casi hanno provato a farsi subito ritestare una seconda volta per avere un test negativo. in altri casi hanno provato a rubare il kit per il test e a rivenderlo per 30 euro. Hanno aiutato nell’ impresa 50 medici austriaci e 200 ungheresi. Matovic in serata ha ringraziato personalmente Kurz e Orban per l’aiuto.

Risultati

25.820 persone su 2.581.113 test antigenici effettuati sono risultiati positivi, quasi l’1% esatto del campione. I risultati hanno mostrato come la percentuale maggiore di infetti sia nella parte settentrionale del paese

la Slovacchia fa scuola

La Slovacchia è il primo paese di tali dimensioni a eseguire con successo un test di massa della popolazione e il suo esempio potrebbe essere seguito presto da molte altre nazioni, anche importanti. Riporta la BBC che un incaricato del primo ministro britannico Boris Johnson ha contattato il governo slovacco per avere ragguagli circa il progetto pilota e i due weekend di test generali.

Fonti: BBC, Guardian, BUMM.sk,parameter.sk